Burundi. Intervista a Jérôme Nibaruta

Jérôme Nibaruta è il coordinatore locale del progetto Acqua, fonte di vita e di sviluppo a Ruyigi in Burundi.  É lui che spesso è in missione sul campo per ascoltare e collaborare con le comunità coinvolte e raccoglie le loro voci:  "L'acqua è un motivo di orgoglio"

Com’è stato accolto questo progetto?

Il progetto risponde a un bisogno reale della comunità. Me ne accorgo quando vado sul campo: i volti delle persone si illuminano quando mi vedono. I bambini sono felici di avere l’acqua potabile a scuola e lo sono anche le loro famiglie. L’accesso all’acqua potabile è motivo di orgoglio per la comunità, specialmente per la minoranza Batwa, che spesso si sentiva esclusa dai progetti di sviluppo. 

La comunità si è sentita coinvolta?

Sì, alcune azioni concrete di reciprocità dimostrano quanto tutti si sentano coinvolti. Sono rimasto piacevolmente sopreso dalla loro reazione: hanno subito costruito delle recinzioni per proteggere le infrastrutture che trasportano l’acqua potabile.  E poi si sono organizzati in comitati di gestione dei bacini idrici. 

Qual è invece l’atteggiamento delle autorità

Anche le autorità dimostrano volontà di collaborare, speriamo che questo contribuisca alla sostenibilità del progetto. Un membro dell’amministrazione mi ha detto:  “L’accesso all’acqua potabile per noi è molto importante. Apprezziamo tutto quello che si sta realizzando. É per questo che non facciamo mancare il nostro appoggio e la nostra collaborazione”.

A che punto sono i lavori?

La rete idrica è attiva. Sono state intraprese azioni di monitoraggio per preparare la consegna ufficiale delle infrastrutture, che avverrà a breve. Nel frattempo si stanno costruendo latrine ecologiche per alcune famiglie e per la scuola elementare di Nombe. Qui i bambini hanno già iniziato a utilizzare le latrine, per loro è un grande vantaggio. 

Altre attività in corso sono legate alla sensibilizzazione delle famiglie per aderire alle mutue sanitarie di comunità, e all’accompagnamento di chi ha già aderito. Continua anche l’attività di formazione dei gruppi di microcredito comunitario. 

I prossimi passi quali sono?

A breve è previsto il monitoraggio della partecipazione della comunità al progetto: è essenziale coinvolgere i comitati di gestione in ogni singolo villaggio.  Per quanto riguarda l’igiene e la salute, ci saranno incontri di formazione sull’uso delle latrine ecologiche, sull’utilizzo dei rifiuti organici come fertilizzanti in agricoltura e sulla sensibilizzazione e l’educazione all’igiene nelle scuole.

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